Codice adv banner

Atti vandalici contro auto: spesso il vandalo è persona conosciuta

Gelosia, burla o vendetta: sono tanti i motivi per cui vandali di ogni età si “sfogano” contro le auto di sfortunati automobilisti.  Da due recenti ricerche di Direct Line in Inghilterra e in Italia, è emerso che spesso gli atti di vandalismo contro automobili sono un att volontario non di qualche sconosciuto, ma di persone note agli ignari proprietari.

 

Per quanto riguarda l’Italia, il Centro Studi e Documentazione di Direct Line, ha rivelato che un italiano su 7 (14%) ha ammesso di aver compiuto atti vandalici ai danni di un auto, in vari modi: il 7% degli intervistati ha confessato di aver rigato la carrozzeria, ma c’è anche chi ha colpito lo specchietto retrovisore (3%) o chi ha rotto il tergicristalli (2%). Altri bersagli,  sono i vetri e le gomme dell’auto (entrambi con l’1%).

Gesti di inciviltà che purtroppo accomunano l’Italia con altri paesi europei. Nel Regno Unito, spesso associato alle regole dell’etichetta,  8 milioni di guidatori sono state vittime di atti vandalici contro la propria auto. In Gran Bretagna come in Italia, la pratica più diffusa da chi vuole causare un danno a un’auto è la rigatura della vernice, specialmente sulle portiere (45%). In seguito c’è la rottura dello specchietto (27%), del vetro (25%) o dell’antenna (14%).

Gli atti di vandalismo sono un fenomeno meno casuale di quello che può sembrare: il vicino di casa, l’ex compagno o il collega  potrebbero essere più pericolosi per la propria macchina del perfetto sconosciuto.

Ecco la lista dei proprietari di macchine maggiormente presi di mira dai “vandali” secondo l’indagine Direct Line
• L’ex ragazzo/a
• Il capo
• Il vicino di casa
• L’ex capo
• Il nuovo partner dell’ex ragazzo/a
• Il vicino della porta accanto
• Un vecchio insegnante
• Un collega di lavoro
• Un rivale sportivo
• Il genitore di un compagno di scuola del figlio

I nostri partner