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Assicurazione auto: spetta al proprietario, non al conducente

Quando si tratta di assicurazioni auto, i dubbi sono sempre molti. Uno dei più comuni, anche se non dei più scontati, riguarda il soggetto che richiede di essere assicurato. Non sempre, infatti, chi guida il veicolo ne è anche proprietario. Da qui sorge il dubbio su chi debba essere l’intestatario dell’assicurazione, se il proprietario o il conducente

La risposta  è arrivata da una sentenza della Corte di Cassazione che risale al 2001 con sentenza n. 1408 Sez. II. La  Cassazione ha stabilito che l’unico soggetto ad avere il diritto/dovere di assicurare il veicolo è il legittimo proprietario. Detto altrimenti, nessuno ha il diritto di assicurare un veicolo di proprietà altrui.

Le ricadute pratiche della sentenza
Una delle conseguenze dirette della sentenza è che lo stesso conducente di più automobili che appartengono a terzi non può usufruire della stessa polizza assicurativa. Solo chi possiede più veicoli e ne è anche conducente può avvalersi di questo diritto (usufruendo quindi anche della stessa classe di merito).
Ne deriva che uno stesso conducente che utilizzi vetture di proprietà diversa (pensiamo, ad esempio, ad un autista dipendente che utilizzi in orario di lavoro un veicolo aziendale e la sera e nei week-end la propria auto o l’auto di famiglia), non può avvalersi della stessa polizza e della stessa categoria di rischio.

Il caso
Nello specifico, il caso giudicato dalla Cassazione riguardava il ricorso di un automobilista che voleva far valere il diritto di assicurare l’auto intestata alla propria madre con la stessa polizza già in uso ad un veicolo di sua proprietà.

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