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Rincari assicurativi: un quadro della situazione

I rincari assicurativi sono davvero un problema non solo per il delicato momento economico globale, ma anche per molti addetti ai lavori che spesso propongono soluzioni che favoriscano un abbassamento dei premi: dalla scatola nera ad altre iniziative che possano fare in modo che i rincari si arrestino.

I numeri statistici sono significativi in tal senso: le statistiche di Sna, il sindacato nazionale degli agenti di assicurazione, dimostrano che dal 1994 al 2011 i costi assicurativi sono aumentati del 173%, mentre i premi risultano essere almeno il doppio di quelli pagati – a parità di condizioni – in Francia, Spagna e Germania.

La pluralità di mercato

All’incremento dei costi non è però sempre corrisposta una maggiore offerta in termini di compagnie d’assicurazioni o di numero di agenti sul territorio, che, anzi, risultano diminuiti rispettivamente del 21,9% e del 9,5%. Un ulteriore fattore che frena la concorrenza in Italia è anche la scarsa diffusione del plurimandato, che in Italia non ha avuto una diffusione omogenea. I livelli si attestano con il 10,2% al Sud, il 15,8% al Centro e il 25,6% al Nord: troppo poco, e si potrebbe fare molto di più, tanto che questa potrebbe essere una soluzione interessante.

La diffusione del plurimandato
E infatti proprio il plurimandato è una delle soluzioni indicate da Sna, il sindacato nazionale degli assicuratori che lo scorso anno ha mandato anche una lettera sul tema per sensibilizzare la politica sulla questione. La diffusione del plurimandato infatti, secondo gli addetti ai lavori potrebbe essere una soluzione  per migliorare la situazione. Questa potrebbe comprendere diversi interventi: dall’apertura a gruppi stranieri, alla semplificazione della burocrazia, evitare la fuga delle compagnie assicurative all’estero e soprattutto, combattere frodi e speculazioni, che purtroppo ancora oggi continuano a verificarsi nel nostro Paese.

 

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