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Bollo auto: la proposta del chip antievasione

Arrivano le prime proposte concrete per attuare la famigerata “dematerializzazione” del bollo auto per contrastare la falsificazione e le truffe ai danni dell’erario.

Una delle prime proposte arrivate, e che mira anche allo spostamento delle scelte degli automobilisti verso una mobilità più sostenibile, è quella di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor GL events. Due i punti principali della proposta:

1) Il ripristino dell’obbligo da parte degli automobilisti di esporre il bollo auto all’interno del veicolo, esattamente come avviene per il tagliando dell’assicurazione;
2) L’attivazione microchip a bordo che possano essere individuati e letti elettronicamente per verificare la regolarità del pagamento.

«Fino al 31 dicembre 1997 vigeva per gli automobilisti l’obbligo di esporre sul parabrezza delle auto sia il contrassegno attestante il pagamento del bollo che quello attestante il pagamento del premio di assicurazione. Questa situazione consentiva alle forze dell’ordine di verificare con immediatezza ed efficacia il corretto pagamento di bollo e assicurazione sulle auto parcheggiate o su quelle fermate per controlli. Dal primo gennaio 1998 su richiesta, pare, delle aziende utilizzatrici di flotte di autoveicoli che lamentavano la difficoltà di far pervenire in tempo utile i contrassegni alle loro auto in viaggio, è stato abolito l’obbligo di esporre il contrassegno attestante il pagamento del bollo, ma, inspiegabilmente, è stato mantenuto l’obbligo di esporre il contrassegno relativo al pagamento dell’assicurazione».

IL MICROCHIP
Nello specifico, il microchip ideato da Quagliano potrebbe essere letto da autovelox, dispositivi di controllo della viabilità presenti in autostrada o barriere, nonché dai varchi delle zone ZTL delle aree urbane. In sostanza, si tratta di utilizzare lo stesso sistema già adottato per il controllo incrociato delle polizze auto leggendo le targhe dei veicoli.

IL RECUPERO DELL’EVASIONE
Tra i punti della proposta anche il recupero dell’evaso da parte di chi non ha pagato il bollo: la stima delle perdite per l’erario è infatti di un miliardo di euro l’anno.

GLI INCENTIVI ECOLOGICI
Non solo lacrime e sangue, però, prevede la proposta di Quagliano: parallelamente serve anche – dice lo stesso – un programma serio di incentivazione verso l’acquisto di veicoli realmente ecologici.

E ora la palla passa al legislatore.

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