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Decreto liberalizzazione e 3 preventivi: il parere di un intermediario assicurativo

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una testimonianza importante da parte di un intermediario assicurativo che dà un suo personale punto di vista sul decreto liberalizzazioni e in particolare sull’obbligo da parte delle compagnie assicurative di presentare almeno 3 preventivi di compagnie concorrenti al cliente al momento in cui sta rinnovando l’assicurazione auto.

“Nel caso di questo nuovo regolamento attuativo con il provvedimento dei 3 preventivi obbligatori , e di paternità del governo Monti, ritengo che si sia raggiunti l’apice della stoltezza e per più motivi diversi” scrive l’intermediario assicurativo. Qualcuno potrebbe essere portato a pensare che il professionista sia contrario perchè il provvedimento andrebbe a “contrastare” i loro interessi, favorendo la concorrenza.

Il suo disaccordo tuttavia espone importanti punti di riflessione: “L’applicazione di un simile sistema con preventivi personalizzati è tale da imporre all’intermediario come al cliente una eccessiva e ingiusta perdita di tempo… assolutamente non giustificata da presunte logiche di trasparenza e libero mercato”. In sostanza, gli intermediari assicurativi saranno impegnati a svolgere lavoro in più: oltre a organizzare il loro preventivo Rc Auto dovranno darsi da fare per cercare quello di altre compagnie assicurative per di più concorrenti..

“Immaginatevi cosa accadrà se applicheremo queste regole a tutto il portafoglio assicurativo Auto (non solo ai contratti nuovi da stipulare ma anche ai contratti in rinnovo); Interminabili file di attesa nelle agenzie dove già oggi, tra vari allegati informativi… l’emissione e il perfezionamento dei contratti impone innumerevoli firme e carta…tanta carta (meno male che si dovrebbe cercare di salvare le foreste) e toner per le stampanti (giusto per aumentare l’inquinamento) da sacrificare sull’altare della Dea “Trasparenza”” commenta.

Che l’eccessiva informazione determini nei fatti poca o nessuna informazione? E’ un rischio, secondo gli addetti ai lavori, molto vicino. Poi ci saranno i costi di gestione che andranno a ricadere sulla categoria.

“Cosa vogliamo creare davvero? una maggiore qualità dei servizi o l’ingolfamento del sistema a tutto vantaggio dei preventivi online e della vendita di massa da parte delle multinazionali assicurative estere che, per cultura e modus operandi , osteggiano la nostra figura professionale e con lei il contatto umano che sappiamo dare alla clientela? “

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