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La truffa come rimedio anti-crisi

Torniamo a parlare della crisi, dei prezzi dei premi assicurativi e… delle tasche sempre più vuote degli Italiani. Tanto vuote che più della metà degli abitanti del BelPaese sarebbe disposta a truffare una compagnia assicurativa per racimolare un po’ di contanti e tirare il fiato. E non di certo per permettersi qualche lusso o una vacanza: semplicemente, per riuscire a pagare le bollette, l’affito o qualche debito arretrato.

E’ questo il risultato di uno studio condotto dall’Osservatorio SuperMoney su un campione di 300 persone: circa il 65% degli intervistati ha ammesso di aver pensato almeno una volta di truffare la propria compagnia Rc Auto per avere qualche somma extra. Si tratta sempre di un rimedio estremo, è vero, ma ciò fa capire a che livelli di disperazione siano giunte molte persone e anche quale sia la misura del disagio di queste persone, se più della metà del campione ritiene che le proprie entrate non siano sufficienti ad arrivare alla fine del mese.

TRUFFA E SENSO DEL REATO

Un altro aspetto interessante dello studio è che molte di queste persone non percepiscono la truffa ai danni dell’assicurazione come un vero e proprio reato, ma, anzi, come una sorta di meccanismo di giustizia, che rimborsi l’assicurato di quanto ha speso negli anni, specialmente visto il costo delle polizze.

Insomma, di questo passo sarà veramente difficile innescare dei comportamenti virtuosi…

 

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