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Liberalizzazioni, il Governo ci ripensa

Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire…
Il Governo si rimangia la parola e fa dietro-front sulla tariffa unica per i guidatori virtuosi, come sembrava essere ormai stato accordato. In questo modo, però, le tariffe continueranno ad essere diverse tra Nord e Sud del Paese, penalizzando gli automobilisti virtuosi del Sud che non hanno mai provocato incidenti e avuto risarcimenti dalle compagnie assicurative.
Si stima infatti che un automobilista di Napoli paghi mediamente il triplo rispetto a uno di Trieste o di Milano. E da più parti ci si chiede: ma dove sta la giustizia?

COSA DICE LA LEGGE
Ed ecco che cosa dice la legge in proposito (Legge n. 27/2012, articolo 32, comma 3-quinquies): «Per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive ed oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte». Ma il ministero dello sviluppo economico ha chiarito in una nota che escludere il parametro della territorialità nell’analisi del rischio sarebbe in contrasto con il principio di libertà tariffaria sancito dalla normativa europea. «Una ragionevole e legittima interpretazione della norma in oggetto dovrebbe includere nelle differenziazioni tariffarie, possibili anche per le classi di massimo sconto, quelle legate alle oggettive differenze delle condizioni di rischio rilevate nei singoli territori (frequenza dei sinistri, livello dei risarcimenti, ecc.)».

Che, tradotto, significa che poiché assicurare un mezzo al Sud comporta maggiore rischio per le compagnie assicurative, è giusto che al Sud si paghi più che al Nord.

Insomma… attacchiamoci al tram: costa meno. “E’ il Governo che ce lo chiede…”

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