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Patente a punti: chi ne ha persi di più?

La patente a punti ha compiuto ormai 11 anni nel 2013 e il comparatore leader del settore RC auto, ha tracciato qualche bilancio sul tema.

Per esempio ha calcolato che sono circa 2,8 milioni gli italiani che, nell’ultimo quinquennio, si sono visti sottrarre punti dalla patente.

«Da una recente indagine ACI-Istat– sostiene Mauro Giacobbe, Responsabile Business Unit Assicurazioni di www.facile.it –è emerso come molti italiani vorrebbero che il premio RC auto fosse legato anche ai punti della patente>:

In teoria una soluzione interessante, ma in pratica attualmente usare il saldo punti o eventuali infrazioni alla guida come parametri er buona condotta al volante resta difficile, anche perchè non tutte le informazioni necessarie sono facilmente reperibili o verificabili.

Stando ai numeri emersi dall’indagine, compiuta su un campione di oltre 6,5 milioni di preventivi RC auto e moto negli ultimi 12 mesi, a livello nazionale gli automobilisti che hanno perso punti della patente a causa di gravi infrazioni sono stati il 6,3% del totale.

I motociclisti sono il il 5,4%. Ed è andata molto peggio ai patentati di Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto: in queste regioni a subire decurtazioni di punti, della patente sono stati rispettivamente, l’8,6%, 8,3% e 8,1%  dei cittadini patentati. Numeri decisamente più alti delle regioni meridionali. Solo per citare alcuni esempi, in Puglia hanno visto scendere il proprio saldo punti solo il 3,8% degli automobilisti, in Calabria il 4,15% e in Sicilia il 4,3%.

Con l’aumentare dell’età del conducente cresce anche la sua prudenza e se fra i più giovani (18-24 anni) la percentuale di automobilisti che ha perso punti è del 10,27%, fra chi ha un’età compresa tra i 25 ed i 35 anni la percentuale è molto minore: 6,93%,. Si scende ancora fino al 5,97% fra i 36 e i 50 anni e al  5,33%, fra gli over 50.

Confermata anche la migliore guida delle donne. Solo il 5,7% delle automobiliste ha subito la decurtazione dei punti, fra gli uomini il dato diventa del 6,7%.

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