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Riforma RcAuto: ci prova l’ACI con una proposta in quattro punti

Saltata l’ipoesi della tariffa unica nazionale per gli automobilisti virtuosi, chi si deve assicurare non ha che la possibilità di tornare alla vecchia abitudine di cercare la tariffa RcAuto con la compagnia più conveniente per il proprio territorio di residenza. Nel frattempo, un lumicino di speranza arriva dalla proposta dell’ACI (Automobile Club Italiano), che ha messo sul tavolo una piccola riforma in quattro punti da presentare al Governo Monti per tappare i buchi lasciati dal decreto liberalizzazioni. Questi quattro provvedimenti, secondo i calcoli dell’ACI, consentirebbero agli automobilisti di risparmiare fino al 40% sulla tariffa RcAuto.

I QUATTRO PUNTI DELL’ACI
1) Introdurre un termine di decadenza di 90 giorni per l’esercizio dell’azione di risarcimento dei danni prodotto dalla circolazione dei veicoli;
2) Ripristino, con l’art 2, il termine di cinque giorni entro il quale il danneggiato deve mettere a disposizione le cose danneggiate per l’ispezione diretta ad accertare l’entità del danno;
3) Chiarimento della non risarcibilità del danno alla persona per lesioni, qualora la documentazione medica non attesti con assoluta certezza e con il supporto di mezzi strumentali e clinici l’esistenza della lesione stessa.
4) Introduzione dell’articolo 4 sul rimborso in forma specifica, che prevede che nel caso in cui la Compagnia offra al danneggiato questa forma di risarcimento, costui debba fare riparare la propria auto presso le officine convenzionate della compagnia stessa. Nel caso in cui questo non avvenga, l’indennizzo verrà limitato a quanto l’Assicurazione avrebbe speso presso una propria officina convenzionata.

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