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Risarcimento del danno biologico: le compagnie fanno pressione sui medici

L’OUA (Organismo Unitario dell’Avvocatura) lancia l’allarme contro il decreto liberalizzazioni del governo Monti e, in particolare, per la norma che prevede che il risarcimento del danno biologico sia subordinato alla prova clinica, da fornire mediante un “non meglio definito accertamento clinico strumentale obiettivo”. La preoccupazione dell’UOA nasce dal rischio che vi sia una “compromissione dei diritti dei danneggiati da circolazione stradale”.
Come denunciano gli avvocati dell’Organismo, infatti, queste norme verrebbero già utilizzate da più parti come pretesto per non risarcire i danneggiati.

Ad aggravare il quadro della situazione vi è anche la segnalazione di “inammissibili pressioni nei confronti dei medici legali affinché‚ gli stessi si adeguino a interpretazioni degli articoli di legge in contrasto con la criteriologia medico legale e la stessa deontologia medica”.

“Le circolari che le imprese assicuratrici stanno inviando ai propri fiduciari medico legali, costituirebbero un inusitato precedente che limita la professionalità e la indipendenza del medico legale, tanto più inammissibile poiché‚ pone il professionista in contrasto con il proprio ordinamento deontologico di influenza e condizionamento”, denuncia andora l’Organismo unitario dell’avvocatura, che invoca l’intervento delle associazioni di Medicina Legale affinché la tutela dei danneggiati e la libera professione dei medici legali non venga compromessa.

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