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Scatola nera Rc Auto: ancora un ricorso al Tar

Rc Auto: ancora tutto fermo per la scatola nera. La famosa black box, che oltre a prevenire da frodi assicurative dovrebbe garantire sconti sull’assicurazione auto, è di fatto bloccata da una serie di ricorsi al tar che stanno rallentando tutta la messa in pratica dell’adozione da parte delle compagnie del dispositivo.

Notizia di questi giorni è inoltre che la scatola nera è finita ancora una volta davanti al giudice amministrativo del Tar del Lazio.

A fare ricorso stavolta è stata Semplicemente srl, un’azienda che ha sviluppato una tecnologia per le scatole nere più economica rispetto all’attuale. L’impresa chiede che venga ritirato definitivamente il decreto del ministero allo sviluppo economico e infrastrutture che determina, fra l’altro, le caratteristiche tecniche di scatole nere e dispositivi equivalenti o in grado di registrare la velocità del veicolo.In realtà così non è stato e sono state disciplinate solo le caratteristiche tecniche delle black box, lasciando fuori le altre tecnologie che potrebbero contribuire a ridurre ulteriormente le tariffe del settore.

L’udienza preliminare sulla questione è prevista per metà maggio. E mentre si attende una sentenza anche in questo caso, è triste vedere come la questione delle black box che doveva portare una ventata di novità e risparmio nel mondo delle assicurazioni auto a un anno di distanza sia ancora ferma al palo.

Al tar del Lazio è già stato depositato un ricorso di Ania che si oppone alle idee di Ivass che vuole che le compagnie assicurative siano obbligate a offrire ai clienti il dispositivo (per installarlo e altro a loro spese).

A dieci mesi dal ricorso, anche in questo caso, nessuna risposta. E intanto tutto resta fermo.

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