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Unipol Fonsai

Unipol-Fonsai: un’operazione di concentrazione che non piace all’associazione di consumatori Altroconsumo. L’unione, secondo l’organismo che tutela i consumatori, dal punto di vista sia della concorrenza sui prezzi delle polizze, non prometterebbe vantaggi.

” Nei rami danni e  in particolare rc auto, il nuovo Gruppo Unipol Fonsai coprirà oltre il 30% del mercato nei tre/quarti delle province italiane e addirittura oltre il 40% in 22 di esse. In alcuni rami, compreso l’rc auto, sarà il primo operatore in Italia. A questo proposito si parla di  quote di mercato che superano più del dopo il secondo “classificato” come operatore in Italia. Gli interventi  imposti dall’Antitrust che obbligano alla cessione di rami da parte di alcune delle imprese controllate, secondo Altroconsumo, non muteranno questo scenario, anche se lo attenueranno lievemente.

“E’ difficile pensare che due grandi imprese, già oggi ai vertici del mercato assicurativo e che non si sono mai distinte per competitività, diventino più virtuose mettendosi insieme”  ha dichiarato in una nota Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo. “Lo scopo della concentrazione è proprio quello di mantenere o anche aumentare le dimensioni attuali, consentite purtroppo dalla ancora scarsa mobilità dei consumatori.

La concorrenza nel settore assicurativo crescerà quando entreranno in scena nuovi soggetti, meglio se provenienti da altri Paesi, che finora si sono tenuti spesso lontani dall’Italia. A questo fine è indispensabile che le reti distributive, attraverso le quali passa tuttora l’85% delle polizze danni, restino aperte non solo sulla carta ma anche nei fatti” ha concluso Martinello.

E per i risparmiatori cosa si prospetta? Secondo l’associazione nulla di buono. “Le società del gruppo Ligresti sono virtualmente fallite” ha commentato Vincenzo Somma, direttore Soldi Sette; “un paio lo sono anche formalmente . Senza ritegno, con la connivenza sia di chi doveva controllare che della politica che occupava, le poltrone dei consigli di amministrazione del gruppo. Gli azionisti Premafin e Fonsai scappino con quel poco che ancora resta loro” conclude Somma.Anche gli assicurati del gruppo Fondiaria Sai farebbero meglio a preoccuparsi secondo Altroconsumo.

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